Caro Tito,
riguardo alla tua pittura astratta è una sorta di esercizio a contemplare l'invisibile.
Predispone l'occhio ad andare oltre se stesso, verso la profondità di ciò che ancora non si manifesta, ma tende comunque ad emergere dal fondo più oscuro di una nuova creazione.
La pittura astratta non testimonia soltanto la creatività di chi la realizza, ma induce anche il suo destinatario ad uno sguardo creativo e maieutico, che aiuta il parto della bellezza dall'informe.

Luca Bassetti   (Febbraio 2011)

 

 

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