TITO MUCCI: LA "COSA" E' UN COLORE
Un colore che nella sottile sintassi pittorica di Tito si modula e si presenta, attraverso la materia del quadro, con una gamma ricchissima di punti, di sfumature, di tonalità. Ogni colore, in certi monocromi particolarmente emozionanti, è se stesso e solo il nostro spostarci nello spazio di fronte all'opera, può rivelarne una gammatura articolatissima, una musicalità che passa da glissati sottili e quasi sussurrati a imponenti manifestazioni evocative: Tito è se stesso come i suoi colori. Non so se Tito Mucci è un pittore astratto. Come non so se io stesso sono un pittore figurativo. In questi tempi di atroce catalogazione fissa delle nostre vite, in cui non siamo, ormai, niente di più che la nostra configurazione burocratica: ombre parlanti di scartoffie sempre ingiallite e bloccati in salatissimi cunicoli dai quali non si può fuggire, in questi tempi, dicevo, gli schemi di stile artistico mi sembrano diluirsi e sparire. Per forza: nell'invenzione pittorica, almeno, gli assurdi vincoli logico-razionalistici non possono che scomparire. Lasciamo alla pittura, lasciamo a noi stessi la libertà di "essere" momento per momento, di coltivare l'incoerenza stilistica, di esercitare la libertà dell'immaginazione. Di saltare da un modulo all'altro. Le "cose" sono imprendibili: dobbiamo correre più di loro. Ho visto opere di Tito strettamente "figurative". Non sono meno belle di quelle strettamente "materico-astratte". E in fondo non dicono cose poi così diverse. (sì, certo, l'impianto di questa pittura si rivolge ai movimenti interiori più segreti e meno consapevoli dello spettatore. Quella materia rossa - ma rosso forse non è termine giustissimo. Si tratta più di una luce rosso-rosata che ci solletica la vista e il cuore). Quella materia rossa esiste dentro di noi e noi la riconosciamo come il colore della nostra esistenza vera. Il colore della nostra composizione organica mescolato, a fuoco lento, al colore del nostro pensiero. La "cosa" di Tito è la "cosa" di tutti.

Luca Alinari,       Mitigliano 28 dicembre 2014

 

 

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