..Cercando di sfuggire al mondo inquinato ed artefatto, meccanico della realtà, Mucci cerca e trova se stesso nella pittura, in un mondo diverso da quello di tutti i giorni, senz’altro più pulito e spontaneo.

Così nasce la sua pittura, nella quale è predominante l’impegno umano e sociale, e la volontà di raggiungere e scoprire una realtà umile e serena. I soggetti più sentiti dall’artista, sono i paesaggi ed i fiori, che vengono risolti con un disegno ed un colore tenue, delicato, rispecchiando la profonda sensibilità del suo animo.

Arte Oggi    (1977)






Opere di una grazia sublime, di una leggiadria soave, espressione di una personalità e di una sensibilità mite e serena, che trasmette serenità, pace ed esprime un’armonia spirituale spiccata e piacevole.

Prof. Ricci Giuseppe    (Giugno 2003)






Le opere che il maestro ha esposto, un intreccio di linee, colori e disegni, tutto bene armonizzato, mi trasmettano veramente un moto di gioia, di serenità, di letizia. Un’armonia dello spirito.

Prof. Ricci Giuseppe     (Gennaio 2011)






Ampi luminosi oli, colori forti, che quasi aggregano grumi di materia, o stesi soffusamente, quasi in punta di pennello; teneri, evanescenti acquerelli, dai colori soffusi, ma dal tratto deciso; chiare, scandite nature morte, dalle atmosfere quasi pierfrancescane….;

davvero fa piacere vedere quadri, che ci avvicinano alla natura e alla vita.

Davvero complimenti.

Anna Gatti (16 giugno 2003)






Effetti velati, celati nello scenario della natura in un manto di mistero.

Nelle macchie più luminose trapelano i contrasti dei colori in una fusione di graduazioni, dalla più chiara alla più scura.

Nella pittura del Mucci si avverte un beato risveglio della sua anima in preda ad una evoluzione di forme e ricerca continua.

Claudio Crosta     (1977)






La pittura di Mucci si presenta interessante sotto ogni profilo..

Ma quei colori tenui appena accennati abilmente distribuiti, ci assicurano che non vi è solo nebbia nell’ animo del Mucci: l’impegno sociale ed umano e la volontà di vedere raggiunto un mondo terso e sereno, sinonimo di pace e di gioia, sono sempre evidenti, che il mondo del lavoro affiori dalla nebbia di sogno che copre campi e prati, in una più omogenea fusione, sia che ne emerga nitido in un più accentuato contrasto, quasi a voler additare in senso ammonitore, la propria effettiva vitale presenza

Errebì     (1977)






Caro Tito, per me è un piacere e un onore essere considerato amico da un bravo artista come tu sei; sinceramente non conoscevo le tue opere delle quali mi ha impressionato il colore, lo spessore e la profondità. Sono le persone come te che rendono il mondo piu' bello e sopportabile.

R. Ferrando    (2008)






Tito pittura: ma tanti pitturano. Poi, di colpo, guardando un quadro dopo l'altro, sono rimasto senza parole perché ti trovi davanti ad un pittore autentico che riesce a colorare uno stato d'animo, a trovare la vita dove c'è solo l'aridità ristagnante del vivere quotidiano.    

G. Bandini   (2008)






Caro Tito,

é poco più di un anno che ti conosciamo e che abbiamo la possibilità di ammirare i tuoi lavori ed abbiamo assistito ad una grande evoluzione. I quadri del periodo precedente dove dominavano i paesaggi, ci piacevano molto per l'armosfera di serenità e di contemplazione che trasmettono, questi ci attraggono per l'armonia di forme , di colori e di sfumature.

P. Testa    (2008)

A Tito,






Ho sempre ammirato la tua pittura dove nei tuoi paesaggi dolci dai colori tenui si notava la tua gentilezza ed educazione. Ma in queste tue ultime opere si nota un’esplosività molto forte (che tu cercavi), ed è paragonabile ad un vulcano sempre attivo, ma un po’ dormiente, che adesso sta portando fuori questo magma di colori molto forti e belli.

P.Tersigni    (2009)






Il nuovo quadro ''il bianco che avanza'', mi ha suscitato le seguenti emozioni: nel vecchio mondo, ormai invaso dai valori in crisi e dalla conseguente crisi della societa', appaiono i primi barlumi (il bianco che avanza..) di una ''resurrezione'' del bene che vince sul male. Ormai l'uomo non puo' che ribellarsi a tutto cio' che e' contrario alla sua natura, al fine per il quale e' stato creato: il raggiungimento di uno stato di grazia (il bianco totale) che lo preservera' per sempre come un antidoto contro il male. Quindi, questa tua ultima opera, la considero uno sprone a continuare sulla strada intrapresa dagli uomini di buona volonta' che lottano con l'unica arma che e' garanzia della vittoria finale: l' Amore

F.Cannavacciuolo    (2009)

 

 

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