Ci sembra che questi versi dello stesso Tito Mucci, sintetizzino assai bene l’ispirazione artistica di questo pittore che espone alla galleria Nazionale una serie di opere ricche di sentimento e dai colori tenui, coi quali egli descrive distese solitarie, immerse in un profondo raccoglimento. Tito Mucci, in questa personale, vuole mostrare un nuovo volto della sua arte; qui si scopre infatti, una sintesi ancora più profonda tra pittura e natura. Vi è nell’animo di quest’artista, il bisogno di riscoprirsi come parte integrante di un mondo che lui tanto ama, per mediarlo attraverso il suo sentimento; vi è uno sforzo di capire sempre di più la natura e quindi un fondo se stesso. I colori sono molto luminosi e chiari, gli spazi e le varie componenti dei paesaggi sono lievemente sfumati, non c’è contrasto tra il cielo e la terra, tra i fenomeni spontanei della natura ed i segni della presenza umana. In fondo per il Mucci la pittura è permeata anche da un profondo sentimento poetico che la rende più completa e più espressiva. Luciana Biagi (Avvenire 22 marzo 1980)
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