PORTA SAN PIETRO NELLA SEDE LUCCHESI NEL MONDO - Mura urbane, Lucca
L' «astratto relativo» di Mucci
Alla Casermetta di Porta San Pietro dell'Associazione Lucchesi nel Mondo, è aperta la personale del pittore lucchese Tito Mucci. Avemmo già avuto occasione di parlare del Mucci soprattutto per il suo cambio di stile: da figurativo ad astratto-informale. Ora l'artista lucchese presenta una serie di opere di che, se ci conforta-no nell'idea che il salto è anche di qualità, nello stesso tempo dimostrano, con ricorrenti accenni a figure, che dall'astratto puro è passato ad un astratto relativo, come chiamava il Salvini, e che si riferisce ad un astratto che, prendendo spunto dai colori della realtà, come è nella legge dell'astrazione, lascia un piccolo spazio confuso da fusioni cromatiche, a qualche oggetto intruso. Ecco che in questa mostra «La voce del silenzio», il Mucci sfodera tutta la sua forza espressiva nella creazione di opere informali che, sfruttando varie materie, riescono a raggiungere livelli ragguardevoli di espressività rivelando qualità indubbie nel pittore. Ma, guardando nel particolare le opere, ci viene il dubbio che il Mucci prima o poi torni al figurativo di cui soffre nostalgia. Rimarrà aperta fino al 14 gennaio.

Mario Rocchi,       Quotidiano La Nazione - 7 gennaio 2018


GALLERIA "L'ARTIFICIO" - Corso Garibaldi, Lucca
«Materia grumosa»
NON È FACILE per un pittore saltare, per così dire, il fosso della figurazione. Cioè sviluppare la fase grafica e cromatica fino a mutare l'assetto di un'opera da trasformarne, per così dire, i connotati. Così è successo a Tito Mucci che espone alla sala d'arte L'Artificio, pittore lucchese che iniziò la sua lunga carriera con singolari paesaggi figurativi che esprimevano delicate emozioni. Ad un ceno momento il Mucci ha sentito la necessità di rompere quella specie di tradizione che lo aveva pervaso per penetrare nello spazio dell'informale e dell'astratto. E lo ha fatto soprattutto affidandosi a una materia corposa e a un monocromatismo con ampio potere di suggestione. Il bianco, il rosso o il blu e le loro sfumature, o meglio, i loro giochi di luce, quasi si approfittano della spessa materia per dare corpo a un'illusione cromatica che prende vita dalla materia stessa ricca di spazialità. Insomma, con tutti i dubbi che possono sorgere per il «salto» che Mucci ha fatto, non si può non riscontrare il notevole avanzamento che l'artista dimostra con questa esposizione «Materia grumosa». [..]

Mario Rocchi,       Quotidiano La Nazione - 2016


GALLERIA "RAGGIO D'ARTE" - Borgo Giannotti, Lucca
La pittura del Mucci, che espone alla "Raggio d’Arte" di Borgo Giannotti, aveva già vent’anni fa, i prodromi dello spirito contemplativo che doveva svilupparsi successivamente. I suoi Alberini erano una sorta di marchio che lo distingueva, un punto di attrazione visiva da cui lo sguardo si poteva spostare pacatamente sull’intero paesaggio. Significavano solitudine, pace, abbandono, dolore come gioia, rimpianto come sogno. Oggi Tito Mucci ce li ripropone, ma non mancano le nature morte, od i fiori a completare una mostra in complesso piacevole. I suoi paesaggi sono sospesi in un’atmosfera monocroma ed ovattata come al di fuori del tempo.

Mario Rocchi,       Quotidiano La Nazione - 6 dicembre 1993

 

 

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